25 aprile, la festa dell’ipocrisia, dell’ignoranza e dell’occupazione. Parte2
(Questo articolo è stato suddiviso in due parti per facilitarne la lettura).
Parte seconda - 25 Aprile festa della liberazione dell’occupazione - (L’elenco delle basi e delle installazioni NATO e statunitensi in Italia)
Abbiamo appurato nella prima parte di questo articolo dedicata alla festività del 25 aprile (se non lo hai letto, ti invito a farlo cliccando qui), che questa ricorrenza nella realtà dei fatti, nulla ha a che vedere con la liberazione dal nazifascismo. Abbiamo visto in modo inconfutabile, che i modi prevaricatori, violenti disumani e totalitaristi spesso attribuiti (a torto o a ragione) a queste ideologie, son stati fatti propri da forze politiche che, da sempre si dichiarano antifasciste, e sono ben radicati nella mente della gran parte della popolazione italica.
Se quindi, il 25 aprile non può definirsi festa della liberazione dal nazifascismo, vediamo se corrisponde almeno a verità il fatto che sia, come la sua denominazione ufficiale riporta, la”festa della liberazione d’Italia”, intesa forse come liberazione dall’occupazione straniera.
Anche in questo caso è essenziale ripartire dai fatti storici antecedenti la fine del secondo conflitto mondiale.
Abbiamo ricordato come il 3 settembre 1943, il Generale Badoglio succeduto alla carica di capo del Governo Italiano dopo la deposizione di Benito Mussolini, avvenuta il 25 luglio 1943, firmò, nella frazione siracusana di Cassibile, in Sicilia (già sotto il controllo degli Alleati) la resa dell’Italia.
Badoglio, che era convinto di poter negoziare la resa ma dovette fare i conti con la determinazione dei rappresentanti degli alleati, che alla fine ebbero la meglio. Nessuna delle richieste avanzate da Badoglio attraverso i suoi incaricati, furono mai realmente accettate e/o attuate. Ciò nonostante Badoglio firmò la resa, quindi senza condizioni. Gli eventi che ne seguirono fino alla sconfitta della Germania sono, più o meno, noti a tutti, almeno sommariamente. Ciò che invece alla maggioranza delle persone ancora oggi sfugge, è che la resa incondizionata dell’Italia firmata da Badoglio, consegnò de facto l’intero territorio nazionale nelle mani statunitensi. Da quel momento in poi, l’Italia non ha mai più visto libero da potenza straniera il suo territorio, anche solo per un giorno.
Rimando l’approfondimento di cosa significhi e cosa comporti per un qualunque Paese, non poter avere completa sovranità territoriale, sia interna sia esterna, e di come la sovranità in tutte le sue declinazioni (territoriale, legislativa, politica, economica e monetaria), assieme agli elementi “popolo” e “territorio”, sia ancora oggi, giuridicamente considerata uno dei tre pilastri di uno Stato, in assenza di anche solo uno dei quali uno Stato non può essere considerato indipendente e quindi realmente democratico. Per chi volesse conoscere questi aspetti, l’invito è quello di leggere il libro da cui è tratto il seguente brano, riguardante l’elenco delle basi NATO e statunitensi ancora oggi presenti sul territorio italiano (elenco e dati aggiornati al momento della pubblicazione del libro, Giugno 2021).
“[…] Oggi infatti, tra basi ufficiali e istallazioni militari e delle Agenzie Segrete (NSA, CIA, ecc.) di vario genere, il territorio italiano ospita ben 175 avamposti militari statunitensi (o NATO con militari statunitensi), con un contingente medio stimato di 12.000 soldati, oltre a mezzi aerei, navali e testate missilistiche, anche nucleari (ce ne sono tra le 70 e le 90), disposte da Nord a Sud senza soluzione di continuità.
Ecco l’elenco Regione per Regione:
Trentino Alto Adige
1. Cima Gallina (Bz). Stazione telecomunicazioni e radar dell'USAF.
2. Monte Paganella (Tn). Stazione telecomunicazioni USAF.
Friuli Venezia Giulia
3. Aviano (Pn). La più grande base avanzata, deposito nucleare e centro di telecomunicazioni dell'USAF in Italia.
4. Caneva (Pn). Base missilistica sotterranea.
5. Casarsa (Pn). Base Elicotteri Nato e USAF.
6. Roveredo in Piano (Pn). Deposito armi USA.
7. Maniago (Pn). Poligono di tiro dell'USAF.
8. Cordovado (Pn). Base missilistica.
9. S. Donà di Piave (Pn). Base missilistica.
10. Vivaro (Pn). Poligono della VI Flotta USA.
11. Rivolto (Ud). Base USAF.
12. Cividale del Friuli (Ud) Comando NATO.
13. San Bernardo (Ud). Deposito munizioni dell'Us Army.
14. Udine (Ud). Comando Nato.
15. Aquileia (Ud). Base missilistica.
16. Trieste (Ts). Base navale USA.
Veneto
17. Camp Ederle (Vi). Quartier generale della NATO e comando della Setaf della US Army, che controlla le forze americane in Italia, Turchia e Grecia.
18. Vicenza: Comando Setaf. Quinta Forza aerea tattica (USAF). Deposito di testate nucleari.
19. Tormeno (San Giovanni a Monte, Vi). Depositi di armi e munizioni.
20. Longare (Vi). Deposito d'armamenti.
21. Lonigo (Vi). Base missilistica.
22. Malga Zonza Fiorentini (Vi). Base missilistica
23. Monte Calvarina (Pd) Base missilistica.
24. Monte Venda (Pd) Base e centro radar (inattiva ma presidiata)
25. Treviso (Tv). Strutture tecnico-logistiche.
26. Oderzo (Tv). Deposito di armi e munizioni.
27. Codognè (Tv). Deposito di armi e munizioni.
28. Istrana (Tv). Base USAF.
29. Ciano (Tv). Centro telecomunicazioni e radar USA.
30. Verona. Air Operations Center (USAF) e base NATO delle Forze di Terra del Sud Europa; Centro di telecomunicazioni (USAF).
31. Affi (Vr). Centro telecomunicazioni USA.
32. Lunghezzano (Vr). Centro radar USA.
33. Erbezzo (Vr). Antenna radar NSA.
34. Calzignano (Pd). Base missilistica.
35. Conselve (Pd). Base radar USA.
36. Monte Venda (Pd). Antenna telecomunicazioni e radar USA.
37. Venezia. Base navale USA.
38. Sant'Anna di Alfaedo (Pd). Base radar USA.
39. Verona (Vr). Centro telecomunicazioni USAF e strutture tecnico-logistiche.
40. Boscomantivo (Ve). Base e centro radar di telecomunicazioni USA.
41. Bovolone (Vr). Base di lancio e comando missili terra aria.
42. Lame di Concordia (Ve). Base di telecomunicazioni e radar USA.
43. San Gottardo, Boscomantivo (Ve). Centro telecomunicazioni USA.
44. Ceggia (Ve). Centro radar USA.
Lombardia
45. Ghedi (Bs). Base dell'USAF, stazione di comunicazione e deposito di bombe nucleari.
46. Montichiari (Bs). Base aerea (USAF).
47. Mortara (Pv). Stazione controllo comunicazione difesa aerea NATO.
48. Remondò (Pv). Base US Army.
49. Sorico (Co). Antenna NSA.
50. Cavriana (Mn). Antenne telecomunicazioni NATO.
51. Grole di Castiglione delle Stiviere (Mn). Antenne di telecomunicazione USAF.
52. Milano (Mi). Quartier generale del High Readiness Force Land.
53. Solbiate Olona (Va). Comando NATO e base Rapid Deployable Corp.
Piemonte
54. Cameri (No). Base aerea USA con copertura NATO.
55. Candelo-Masazza (Vc). Addestramento USAF e US Army, copertura NATO.
56. Montegiogo (Al). Centro di comunicazione NATO.
Liguria
57. La Spezia. Centro antisommergibili di Saclant.
58. Finale Ligure (Sv). Stazione di telecomunicazioni della US Army.
59. San Bartolomeo (Sp). Centro ricerche per la guerra sottomarina. Composta da tre strutture: Saclant, Maricocesco, Mariperman.
Emilia Romagna
60. Monte San Damiano (Pc). Base dell'USAF con copertura NATO.
61. Monte Cimone (Mo). Stazione telecomunicazioni USA con copertura NATO.
62. Castiglione di Cervia (Ra). Base Missilistica e aerea.
63. Parma (Pr). Deposito dell'USAF con copertura NATO.
64. Bologna (Bo). Stazione di telecomunicazioni del Dipartimento di Stato.
65. Lido delle Nazioni (Fe). Base missilistica USA e NATO.
66. Rimini (Ri). Gruppo logistico USA per l'attivazione di bombe nucleari.
67. Rimini-Miramare (Ri). Centro telecomunicazioni USA.
68. Passiano di Coriano (Fc). Base Missilistica.
69. Pieveottile (Pr). Sito missilistico contraereo Hawk della NATO.
70. Pissignano (Ra). Base aerea USA e NATO.
71. Poggio Recanatico (Fe). Stazione di controllo e comunicazione NATO.
72. S. Egidio di Cesena-Chiaviche (FC). Base missilistica.
73. S. Giorgio di Cesena (Fc). Base aerea.
74. S. Giuseppe di Comacchio (Fe). Base missilistica.
75. Villa Basse (Fe). Base missilistica.
76. Zibello (Pr). Sito missilistico contraereo Hawk.
Marche
77. Potenza Picena [Mc]. Centro radar USA con copertura NATO.
78. Monte Conero (An). Stazione di telecomunicazione radar NATO.
Toscana
79. Camp Darby (Pi). Il Setaf ha il più grande deposito logistico del Mediterraneo.
80. Coltano (Pi). Base USA-NSA per le telecomunicazioni e Deposito munizioni US Army; Base NSA.
81. Pisa (aeroporto militare). Base USAF.
82. Talamone (Gr). Base Us Navy.
83. Poggio Ballone (Gr). Centro radar USA con copertura NATO.
84. Livorno (Li). Base navale USA.
85. Poggio Ballone (Gr). Base radar USA e NATO.
86. Stagno (Li). Base militare.
87. Monte Giogo (Ms). Centro di telecomunicazioni USA con copertura NATO.
Sardegna
88. Barbagia (Nu). Campi di addestramento per truppe Usa e NATO.
89. Cagliari (Ca). Base Navale Usa e deposito.
90. Elmas (Ca) - Aeroporto e base USAF.
91. La Maddalena – Santo Stefano (Ss). Base atomica USA, base sommergibili e navale.
92. Monte Limbara (Ss). Stazione telecomunicazioni e base missilistica USA.
93. Monte Urpino (Ca). Deposito munizioni USA e NATO.
94. Oristano (Or). Istallazioni militari varie.
95. Santu Lussurgiu (Or). Stazione di telecomunicazioni USAF.
96. Serrenti (Ca). Deposito militare USA.
97. Isola di Tavolara (Ss). Deposito USA e
98. Tempio Pausania (Ss). Base NATO e impianti radar.
99. Sinis di Cabras (Or). Centro elaborazioni dati NSA.
100. Isola di Tavolara (Ss). Stazione radiotelegrafica di supporto ai sommergibili della US Navy.
101. Torre Grande – Marina di Oristano. Base radar NSA.
102. Monte Arci (Or). Stazione di telecomunicazioni USA con copertura NATO.
103. Capo Frasca (Or). Eliporto ed impianto radar USA. Poligono USAF.
104. Santulussurgiu (Or). Stazione telecomunicazioni USAF con copertura NATO.
105. Perdasdefogu (Nu). Base missilistica sperimentale.
106. Capo Teulada (Ca). Da Capo Teulada a Capo Frasca, circa 100 chilometri di costa, 7.200 ettari di terreno e più di 70 mila ettari di zone "off limits": poligono di tiro per esercitazioni aeree ed aeronavali della Sesta flotta americana e della NATO.
107. Decimomannu (Ca). Aeroporto USA con copertura NATO.
108. Salto di Quirra (Ca). Poligoni missilistici USAF.
109. Capo San Lorenzo (Ca). Zona di addestramento per la Sesta flotta USA. Poligono USAF.
110. Monte Urpino (Ca). Depositi munizioni USA e NATO.
Lazio
111. Roma. Comando per il Mediterraneo centrale della NATO e di coordinamento logistico interforze USA. Stazione NATO.
112. Roma Monte Cavo. Stazione telecomunicazioni NATO USA e base sotterranea.
113. Roma Ciampino (aeroporto militare). Base saltuaria USAF. Istallazioni logistiche varie USA.
114. Rocca di Papa (Rm). Stazione telecomunicazioni USA.
115. Monte Romano (Vt). Poligono di tiro dell'Us Army.
116. Gaeta (Lt). Base permanente della Sesta flotta e della Squadra navale di scorta alla portaerei "La Salle".
117. Latina (Lt). Centro ricerche NATO.
118. Casale delle Palme (Lt). Scuola telecomunicazioni NATO sotto controllo USA.
Campania
119. Napoli. Comando del Security Force dei Marines. Base di sommergibili USA. Comando delle Forze Aeree USA per il Mediterraneo.
120. Aeroporto Napoli Capodichino. Base aerea USAF.
121. Monte Camaldoli (Na). Stazione di telecomunicazioni USA.
122. Ischia (Na). Antenna di telecomunicazioni USA.
123. Nisida (Na). Base US Army.
124. Bagnoli (Na). Centro di coordinamento dell'Us Navy.
125. Agnano (Na). Base dell'Us Army.
126. Licola (Na). Antenna di telecomunicazioni USA.
127. Lago di Patria (Ce). Stazione di telecomunicazioni USA. Comando Satcom.
128. Monastero (Av). Base militare e centro di telecomunicazioni radar USA.
129. Grazzanise (Ce). Base saltuaria USAF.
130. Mondragone (Ce): Centro di Comando USA e NATO sotterraneo antiatomico.
131. Montevergine (Av): Stazione di comunicazioni USA.
Basilicata
132. Cirigliano (Mt). Comando delle Forze Navali USA in Europa.
133. Pietraficcata (Mt). Centro telecomunicazioni USA e NATO.
Puglia
134. Gioia del Colle (Ba). Base aerea USA di supporto tecnico.
135. Brindisi (Br). Base navale USA.
136. Punta della Contessa (Br). Poligono di tiro USA e NATO.
137. San Vito dei Normanni (Br). Base dei Servizi Segreti e NSA
138. Monte Iacotenente (Fg). Base USA del complesso radar Nadge.
139. Monte S. Angelo (Fg) Stazione controllo e comunicazione difesa aerea
140. Otranto. Stazione radar USA.
141. Taranto. Base navale USA. Deposito USA e NATO.
142. Martinafranca (Ta). Base radar USA.
143. Villaggio Amendola (Fg). Base aerea Nato e USA.
Calabria
144. Crotone (Kr). Stazione di telecomunicazioni e radar USA e NATO.
145. Monte Mancuso (Cz). Stazione di telecomunicazioni USA.
146. Nicastro (Cz). Stazione di telecomunicazione NATO-USA.
147. Sellia Marina (Cz). Centro telecomunicazioni.
Sicilia
148. Sigonella (Ct). Base terrestre dell'Us Navy nel Mediterraneo centrale.
149. Motta S. Anastasia (Ct). Stazione di telecomunicazioni USA.
150. Caltagirone (Ct). Stazione di telecomunicazioni USA.
151. Palermo Punta Raisi (aeroporto). Base saltuaria dell'USAF.
152. Isola delle Femmine (Pa). Deposito munizioni USA e NATO.
153. Birgi (Tp). Aeroporto utilizzato da velivoli USAF e NATO
154. Catania (Ct). Infrastruttura USA-NATO Comando operativo aeronavale e base della Military Police USA.
155. Cava Sorciaro (Sr). Deposito armamenti VIF Lotta Usa del Mediterraneo.
156. Falconara Sicula (Cl) Istallazioni radio VI Flotta USA.
157. Favignana (Tp). Centro telecomunicazioni.
158. Lercara Friddi (Pa). Deposito testate nucleari.
159. Marina di Marza (Rg). Stazione di telecomunicazioni USA.
160. Augusta (Sr). Base della Sesta flotta USA e deposito munizioni.
161. Monte Lauro (Sr). Stazione di telecomunicazioni USA-NATO.
162. Centuripe (En). Stazione di telecomunicazioni USA.
163. Marsala (Tp). Stazione controllo e comunicazione difesa aerea USA-NATO.
164. Marzameni (Sr). Base radar USA-NATO.
165. Niscemi (Cl). Base del NavComTelSta (comunicazione US Navy).
166. Trapani (Tp). Base USAF con copertura NATO.
167. Isola di Pantelleria (Tp): Centro telecomunicazioni US Navy, base aerea e radar NATO.
168. Palombara (Sr). Centrale operativa combattimento aeronavale NATO-USA.
169. Paternò (CT). U.S. Naval Air Station, residenza di militari USA.
170. Priolo Gargallo (Sr). Strutture di supporto.
171. Raffarosso (Pa). Deposito testate nucleari.
172. Siracusa (Sr). Infrastruttura NATO-USA.
173. Trapani (Tp). Infrastruttura NATO-USA.
174. Vizzini (Ct). Deposito munizioni USAF.
175. Isola di Lampedusa (Ag): Base della Guardia costiera USA. Centro d'ascolto e di comunicazioni NSA.
Un numero davvero troppo elevato se rapportato all’esiguità del nostro territorio (302.072 km²) e, soprattutto, alla sua estensione in lunghezza (in linea d’aria) che è di appena 1250 km. circa. Ciò significa che se disponessimo le installazioni militari statunitensi in modo equidistante su questa linea che va dall’estremo Nord all’estremo Sud del nostro Paese, e camminassimo lungo questa linea, incontreremmo un’istallazione militare USA (o a utilizzo USA) ogni 7 km circa o poco più! Una vera e propria occupazione militare.
Fino al 30 Settembre 2019, il numero di militari statunitensi in Italia era di 12.902 unità, ma nel 2020 ne sono arrivati almeno altri 2.500 prima allocati in Germania, per un totale (al 31/12/2020) di circa 15.500.
L’Italia condivide in Europa questo triste primato di “Paese occupato”, con l’altra nazione sconfitta durante la seconda guerra mondiale, la Germania. L’ex Paese nazista ospita circa 327 basi statunitensi (e circa 34.000 soldati).
L’Italia è quarta a livello mondiale in questa classifica che tiene conto dei militari statunitensi presenti sul proprio territorio, dietro appunto la Germania, la Corea del Sud con (76 basi e 23.000 soldati) e Giappone (72 basi e circa 40.000 soldati), altri due Paesi sconfitti dagli Usa nelle tante guerre a cui hanno partecipato le truppe a stelle e strisce.
È veramente difficile pensare che una simile imponente e costante presenza militare non abbia condizionato, e non condizioni, l’esercizio della sovranità italiana, sia interna che esterna, sia direttamente che indirettamente. Anche in questo caso, vediamo perché.
In merito all’aspetto interno, ad esempio, possiamo davvero pensare che l’Italia sia realmente libera di uscire dalla Nato e scegliere magari un partner differente, come la Russia o la Cina, senza che questa ipotetica ma legittima scelta, abbia poi ripercussioni sul controllo del territorio, e dunque sulla sovranità interna? Potremmo avere realmente la possibilità di esercitare liberamente la nostra sovranità decidendo di “ospitare” truppe o installazioni militari russe o cinesi sul nostro territorio, senza che NATO e Stati Uniti battano ciglio?
Se stai rispondendo realisticamente di NO, allora vuol dire che l’Italia non è un Paese indipendente e quindi sovrano. […]”(brano tratto dal libro “Fact checking, la realtà dei fatti, la forza delle idee”).
A questo elenco vanno aggiunte eventuali altre basi segrete di agenzie statunitensi (o alleate) non note.
Alla luce di questi fatti, è possibile affermare senza timore di smentite, che anche l’interpretazione secondo cui il 25 aprile sarebbe la festa della liberazione dell’Italia dall’occupazione straniera è oggettivamente un falso! L’Italia non è mai stata liberata dal fascismo, non è mai stata libera da potenze straniere e non è perciò mai stata un Paese realmente e completamente indipendente, e quindi democratico.
Finché la popolazione italica non prenderà atto delle evidenze storiche e oggettive dei fatti, ogni anno continuerà a celebrare comunque il 25 aprile, che dovrebbe però almeno essere rinominata “festa dell’ipocrisia e dell’ignoranza”!
© Tutti i diritti riservati. E' vietata la riproduzione, anche solo parziale dei contenuti di questo articolo, senza il consenso scritto dell'autore