C'è un messaggio segreto codificato nel paracadute di Perseverance. Ma non è l'unico

Il rover Perseverance della Nasa è giunto su Marte. In molti hanno seguito in diretta l’arrivo sul pianeta rosso via streaming sui canali Nasa, ma moltissimi altri hanno visto nei giorni seguenti,  i video registrati dalla stessa sonda durante la sua discesa e trasmessi da tutti i mass media o presenti nei social.

Chissà quanti però hanno notato che il paracadute di Perseverance aveva una colorazione apparentemente disordinata. Le tre file di tessuto composte da vari rettangoli o galloni di colore rosso o bianco che componevano il paracadute, non erano disposte simmetricamente o con una regolarità riconoscibile. Una cosa che è subito apparsa, agli osservatori più attenti, come molto strana, soprattutto perché quando si parla di missioni spaziali nulla è lasciato al caso.,

Quella disposizione infatti, si è scoperto che non era affatto casuale, ma racchiudeva un codice nascosto.

In sole sei ore, alcuni attenti e curiosi utenti di internet hanno svelato il mistero, rivelando l’edificante messaggio, poi confermato dall’ingegnere Adam Steltzner della NASA JPL. "Dare Mighty Things", ovvero “Osare Cose Potenti”, è la frase codificata nel paracadute di Perseverance.

La frase, tratta da un discorso pronunciato dal presidente americano Theodore Roosevelt nel 1899,  è stata usata per anni come motto dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA,

"Molto meglio è osare cose potenti, vincere gloriosi trionfi, anche se sfidati dal fallimento, che prendere il rango con quei poveri spiriti che non gioiscono né soffrono molto, perché vivono nel grigio crepuscolo che non conosce vittoria né sconfitta." aveva affermato il ventiseiesimo Presidente della storia statunitense,

La missione di Perseverance è stata costellata di ritardi dovuti a molteplici problemi verificatesi in fase di realizzazione e, inoltre, il rover sperimentava un sistema di discesa molto complesso mai provato prima. Il rischio di un colossale fallimento in diretta mondiale era dietro l’angolo.

Qualora il sistema di discesa non avesse funzionato, oltre a veder svaniti almeno dieci anni di lavoro e la cifra di 2 miliardi e mezzo di dollari (tanto è costato il rover), l’eventuale fallimento avrebbe avuto ricadute anche sulle future missioni già programmate e in fase di realizzazione

Perseverance infatti, è solo la prima fase di una ambiziosa missione coordinata tra Nasa e l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) che ha in programma di riportare sulla Terra campioni di roccia prelevati su Marte. Il rover della Nasa appena giunto sul pianeta rosso, dovrà prelevare alcuni campioni di roccia e inserirli in contenitori a tenuta stagna che saranno poi recuperati da una seconda missione composta da un lander, che poi provvederà a spedirli fuori dell’orbita marziana con un razzo. A questo punto l’ultima fase della missione, denominata Mars Sample Return, provvederà, con un orbiter, a recuperare il contenuto del razzo e riportare il tutto sulla Terra.

La scelta della frase quindi, non era assolutamente casuale, poiché la missione è un qualcosa di mai fatto prima.

La presenza di un messaggio nascosto è stato menzionato per la prima volta nel livestream dell'atterraggio, dall'ingegnere di sistemi della NASA Allen Chen, che ha commentato: "Oltre a consentire un'incredibile scienza, speriamo che i nostri sforzi e la nostra ingegneria possano ispirare gli altri. A volte lasciamo messaggi nel nostro lavoro affinché altri possano trovarli. a tale scopo. Quindi invitiamo tutti voi a provare e a mostrare il vostro lavoro ".

La prima soluzione pubblicata online sembra essere stata dalla studentessa di informatica Abela Paf su Twitter. Il messaggio, ha detto, era stato decodificato da lei e da suo padre, che hanno compreso che i galloni erano disposti in anelli concentrici che codificano uno schema a 10 bit.

"Ogni numero binario codifica una posizione nell'alfabeto, a partire da 1", ha spiegato la studentessa. "Per la parola 'potente', dobbiamo solo iniziare a contare 40 bit più tardi e sarebbe corretto."

Gli anelli possono essere suddivisi in blocchi che rappresentano i numeri. Le sezioni rosse sono 1 e le sezioni bianche sono 0. La prima lettera del codice è 0000000100, che equivale al numero 4. Aggiungendo 64  si ottiene 68 ( il codice ASCII per la lettera maiuscola D). Procedendo in questo modo si ottiene la frase sopra citata.

Questo spiega i tre anelli interni. Ma il paracadute ha altri messaggi codificati.

L'anello esterno, contiene la codifica delle  lettere e dei numeri 34 11 58 N 118 10 31 W, che equivalgono alle coordinate geografiche della sede del JPL: 34 ° 11'58 "N 118 ° 10 ' 31 "W.

Tuttavia, questo non è l'unico messaggio segreto di Perseverance.

Sul telaio del rover c’è una targhetta contenente un chip con nomi e messaggi dei tantissimi abitanti della Terra (10,9 milioni) che hanno inviato il loro nome per tempo al sito dell’agenzia spaziale statunitense, come ormai consuetudine delle missioni Nasa (Leggi l’articolo “InSight è giunto su Marte con un equipaggio speciale”).

Sotto al chip è raffigurato un sole. I raggi del sole sono in codice Morse, con la frase "Explore As One” (Esplora come uno).

Alcuni di voi hanno notato il messaggio speciale che sto portando su Marte insieme agli oltre 10,9 milioni di nomi che tutti voi avete inviato. "Esplora come uno" è scritto in codice Morse nei raggi del Sole, che collegano il nostro pianeta natale con quello che io ' esplorerò. Insieme, perseveriamo” aveva twittato la Nasa il 30 marzo 2020 inserendo la foto della targhetta.

C’è poi nascosto su un piatto sul suo telaio del rover, c'è un “ritratto di famiglia” di tutti i rover (o droni) della Nasa giunti su Marte fino ad ora: Sojourner, Spirit, Opportunity, Curiosity, Perseverance e Ingenuity

Continuando a curiosare si scoprono altri segreti. I segni lasciati sul terreno marziano delle ruote del rover, così come avvenuto anche in passato per il rover Curiosity, contengono un altro messaggio in codice morse.

Le ruote di Perseverance rover imprimono sul suolo una serie di linee rette nei segni a zig-zag. È il codice Morse, utilizzato questa volta per indicare le lettere JPL. Sebbene possa sembrare che l’impronta rappresenti un omaggio ai costruttori del rover, è sopratutto un punto di riferimento importante che il software di guida automatico del rover può utilizzare per guidare in modo più preciso tramite un sistema chiamato odometria visiva.

Il codice Morse, impresso su tutte e sei le ruote di Perseverance, è: .--- (J), .--. (P) e .- .. (L), come indicato in questa immagine che si riferiva però ai segni lasciati dal rover Curiosity.

In effetti, l'invio di messaggi in codice nello spazio sulle nostre navi da esplorazione è una sorta di tradizione”, ha affermato l’ingegnere Nasa Allen Chen. Perseverance potrebbe essere pieno di molti più segreti.

"Le persone non possono resistere a mettere un piccolo tocco personale nel loro lavoro", ha detto . "Ma la stragrande maggioranza di questi segreti non sarà mai conosciuta, nemmeno da me."

Altre volte invece i messaggi in codice sono noti, come accaduto ad esempio per i Golden Record installati sopra le sonde Voyager o le placche montate sulle sonde Pioneer.

Stefano Nasetti

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