Grande Fratello, Big Data, controllo globale: una minaccia tangibile
Nei precedenti post e anche nel mio libro, ho evidenziato come di fatto viviamo in un’epoca di raccolta dati. Attraverso una moltitudine di dispositivi elettronici ormai di larga diffusione e presenti in un modo o nell’altro in milioni di case (per lo meno nei paesi occidentali) e nelle città, vengono raccolti continuamente migliaia di dati che ci riguardano. Sebbene i dati siano raccolti attualmente con finalità diverse, apparentemente da soggetti differenti e conservati su server diversi allocati in luoghi diversi. Tuttavia il rischio connesso alla possibilità che questi dati vengano utilizzati per finalità diverse da quelle ufficialmente dichiarate, è reale e oggi più tangibile. Ho già fatto molti esempi che testimoniano che contrariamente a quanto assicurano le varie aziende che chiedono l’autorizzazione alla conservazioni dei nostri dati, qualunque sistema informatico è di per se violabile, indipendentemente dal grado di protezione che ha. Rimando dunque a quanto scritto in precedenza (su libro e post) in merito a tali dimostrazioni.
Sempre come detto in precedenza, il maggiore rischio è quello connesso alla possibilità che qualcuno (Governi o soggetti privati, che siano singole persone, organizzazioni o società segrete, aziende, ecc fa poca differenza) potrebbero, disponendo di adeguati mezzi tecnici e capacità, violare questi server e mettere in collegamento tutti questi milioni, miliardi di dati, filtrarli ed estrapolare tutte le informazioni necessarie per controllare la vita di ciascuna persona. Com’è possibile tutto ciò?
Facciamo un esempio per comprendere quanto questa minaccia sia reale e come sia al contempo semplice filtrare tutta questa innumerevole mole di dati. Facebook è oggi il social network più utilizzato con poco meno di 1,44 miliardi di utenti. Ed ogni giorno il numero di utenti aumenta. Ciò significa che quasi 1 persona su 5 sul pianeta, contando dunque anche i tutti i bambini indipendentemente dall’età, ha ed utilizza un account Facebook. Ogni giorno 890 milioni di persone utilizzano Facebook visualizzando oltre 3 miliardi di filmati e effettuando più di 1 miliardo di ricerche. Ovviamente si parla di utenti “attivi” cioè quelli che almeno con una certa periodicità utilizzano questo ed altri mezzi. Infatti se si contassero gli utenti in possesso dell’account indipendentemente dal loro utilizzo, le cifre sarebbero maggiori. Seguono poi tutti gli altri social newtork (dati al luglio 2015):Youtube più di 1 miliardo di utenti attivi, WhatsApp con 800 milioni e Massanger con 700 milioni, Qzone con 654 milioni, Weibo con più di 500 milioni, Google Plus con 343 milioni, Twitter con più di 316 milioni, Instagram con 300 milioni e Linkedin con 187 milioni, solo per citare i più noti e diffusi. Volete verificare come è potenzialmente semplice estrapolare il profilo di una persona, attraverso i dati presenti su uno o più server? Se avete un account Facebook provate a collegarvi al sito creato dall'Università di Cambridge proprio per “misurare” questa possibilità. Collegandosi infatti ad Applymagicsauce.com è possibile accedere al test in maniera quasi istantanea, attraverso un login tramite Facebook. In pochi secondi l'algoritmo creato che governa il sistema del test, leggerà la personalità dell'utente in base ai like e ai dati caricati sul social network, riuscendo a valutare molte caratteristiche dalla nostra “bacheca”. Si tratta ovviamente di un piccolo esempio di ciò che si può fare. Implementando il sistema con dati provenienti da altri server e inserendo nuovi e più algoritmi nel sistema, si possono filtrare istantaneamente e facilmente tutte le informazioni ed avere un profilo accurato e completa di una persona. Dall'inclinazione politica ad alcuni lati del nostro carattere, fino alle nostre preferenze sessuali, insomma una scheda completa relativa al nostro stile di vita, ormai nelle mani dei big del mondo della tecnologia. Provare per credere!
Questa minaccia ora non è più soltanto ne “Il lato oscuro della Luna”.
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