Il Sole che pende? Colpa di Nibiru

Fino a un anno fa ormai, il famoso pianeta Nibiru, noto anche come Pianeta 9, Pianeta X (i nomi sono oltre una decina) era ritenuto frutto di pura fantasia, derivante dalla libera interpretazione di antichi racconti e miti, fatte da ricercatori spesso "declassati" a scrittori di fantascienza o addirittura a pseudo scienziati. Ne sanno certamente qualcosa Zecharia Sitchin autore di molti libri derivanti dalla traduzione delle tavole sumere ed Erik Von Daniken anch'esso autore di libri e fondatore di quella che oggi è nota come teoria degli antichi alieni.

Questi e altri ricercatori sono stati per anni derisi, insultati e messi alla berlina da tutta la comunità scientifica mondiale, nonostante le loro teorie fossero suffragate da importanti prove o indizi. Ancora oggi, molti scienziati della comunità scientifica accademica più legata alle teorie tradizionali e da sempre ostile a qualunque nuova idea che possa compromettere il suo potere e lo status quo, scienziati che possiamo certamente considerare quale espressione della mediocrità non solo accademica e scientifica, ma anche culturale, degni rappresentanti di quella cospicua fetta di popolazione mondiale che ha ormai rinunciato all'uso dell'intelletto, sempre pronta a fungere da eco a qualunque teoria e idea bizzarra anche se assurda e irrazionale, purché proveniente da fonti istituzionali, continuano a far finta che tutto è come prima, nulla di nuovo emerge dai dati provenienti dai recenti studi. In realtà non è così!

Torna alla mente la famosa frase pronunciata da Galileo Galilei di fronte al tribunale dell'inquisizione, quando fu quasi costretto a negare apparentemente la teoria eliocentrica e confermare l'ormai secolare teoria del geocentrismo tanto cara alla Chiesa di Roma. Viene dunque da dire anche a noi "eppur si muove... ".

Già perché soprattutto negli ultimi 12 mesi (ma dati se ne erano avuti già negli scorsi anni) i dati a conferma dell'esistenza di questo fantomatico corpo celeste e della probabile veridicità di tutto ciò che ne consegue (formazione del binomio Terra-Luna circa 4,5 miliardi di anni fa a seguito di un gigantesco impatto cosmico tra una sua Luna e un pianeta in formazione, in modo assai simile a quello descritto oltre 6000 anni fa dai Sumeri), si sono succeduti senza situazione di continuità. (leggi i precedenti articoli Nibiru esiste e Nibiru, il punto della situazione).

Un nuovo studio del Caltech (Californian Institute of Technology) in pubblicato sull’Astrophysical Journal afferma addirittura, che questo non più fantomatico pianeta, sebbene non ancora avvistato e fotografato ma della cui esistenza sembra ormai non esserci più alcun dubbio, possa provocare una sorta di "ondeggiamento" del Sistema solare, dando l’impressione che il Sole sia lievemente inclinato.

Secondo Elizabeth Bailey, che ha firmato l'articolo sull’Astrophysical Journal, “il Pianeta 9 (Nibiru) ha una massa molto grande e un’orbita pendente se confrontata con quella degli altri pianeti e per questo, il Sistema solare non ha scelta: deve cambiare lievemente il suo allineamento”.

Rispetto al Sole infatti, tutti i pianeti del nostro sistema orbitano lungo un asse idealmente piano, che cambia di pochi gradi dall’uno all’altro.  Tuttavia, sempre prendendo come riferimento il Sole, l’intero piano di rotazione appare inclinato di circa sei gradi. Tutto ciò fa sembrare il Sole stesso leggermente pendente da un lato rispetto al suo asse di rotazione.

Sebbene tale "particolarità" fosse nota da anni, fino ad ora non era ancora stata trovata una spiegazione soddisfacente del fenomeno.  Nell'articolo sopra citato, gli scienziati del Caltech attribuiscono al Pianeta Nove o Nibiru, la responsabilità di quest’apparente lieve asimmetria della nostra Stella.

Secondo i ricercatori californiani il momento angolare di Nibiru avrebbe un immenso impatto sull’intera struttura del Sistema solare. Il momento angolare di un pianeta equivale alla massa dell’oggetto celeste moltiplicato per la sua distanza dal Sole, dunque più un pianeta ha una massa elevata e più è distante dal Sole, maggiore sarà la sua incidenza sull'inclinazione dell'assetto complessivo del sistema planetario. Per semplificare, è un po' come nell'applicazione della forza in una leva, in cui il nostro fulcro è il Sole e la leva è rappresentata dall'asse piano di disposizione dei pianeti. I pianeti che si trovano più distanti dal Sole, influiscono con la loro forza esercitata dalla loro massa, in modo maggiore rispetto a quelli che si trovano più vicino, anche a parità di massa. In quest'ottica Nibiru essendo il più distante e con una massa stimata pari a 10 volte quella della Terra (come Saturno per intenderci), sarebbe in grado di provocare delle oscillazioni gravitazionali tali da influire anche sul Sole.

Mentre gli altri pianeti, come detto, grazie alla loro disposizione ordinata, hanno un momento angolare che contribuisce a mantenere la regolarità dello spin complessivo, l’orbita inusuale di Nibiru fuori di molti gradi rispetto all'asse comune planetario, aggiunge al Sistema solare una serie di oscillazioni che provocano un moto di precessione anche nella rotazione del Sole. Ecco perché, secondo gli astronomi del Caltech, ruotiamo attorno a una stella (il Sole) che sembra lievemente "pendente".

Questa particolare caratteristica del pianeta Nibiru, definito forse non a caso anche per questo nelle tavole sumere come "l'intruso", e ribattezzato poi da altri anche come "il perturbatore", sembra aver fatto breccia ormai nel muro delle teorie scientifiche ufficiali passando da fantasia a realtà. E' forse arrivato il momento di prendere più seriamente in considerazione ciò che ci è stato tramandato dai popoli antichi, anche riguardo le visite extraterrestri del passato? Forse a questa domanda dovrebbero rispondere le religioni.

Stefano Nasetti

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